Dal 25 al 28 Maggio si è svolta a Roma una nuova Mobility del Progetto COOPTERR.
Ospitata da Solidarius Italia ha coinvolto oltre 25 persone provenienti dall’Italia, dalla Francia, dal Portogallo, dalla Romania, dal Portogallo e dal Lussemburgo.
Al centro il tema della cooperazione territoriale e dell’inclusione sociale declinata, di giorno in giorno, in maniera diversa: dall’inclusione come coinvolgimento di persone con disabilità e con diverse fragilità, all’inclusione in quanto partecipazione attiva nei processi di co-programmazione degli spazi pubblici, all’inclusione come relazione tra aree centrali e aree marginali di una città, che nascondono patrimoni storici e culturali da valorizzare.
Durante la prima giornata i partecipanti sono stati ospitati dal Come un Albero Museo-Bistrot e hanno potuto fare esperienza del concetto di inclusione sociale nel campo della disabilità intellettiva: non solo momenti di formazione e confronto sul tema della disabilità, anche attraverso una visita guidata al Museo dello Sguardo sulla disabilità, ma anche un workshop di pasta fresca frutto di un laboratorio di formazione realizzato in vista della riapertura del Bistrot a Settembre.
Durante la seconda giornata invece, che ha avuto luogo presso la Casa dei Diritti e delle Differenze, nel Municipio III di Roma, i partecipanti si sono confrontati sul tema degli spazi pubblici e della relazione tra istituzioni locali, cittadini e associazioni proprio nella gestione partecipata di questi. Alla presenza del Presidente del Municipio III, Paolo Marchionne e degli Assessori Bianca Maria Rizzo e Matteo Zocchi, è stata loro presentata la mappatura degli spazi abbandonati e poco usati e la strategia messa in campo dal Municipio per una progettazione partecipata. L’esperienza dei Tiers Lieux in Francia, presentata dai partner di UFISC, è stata poi al centro di un confronto interessante e destinato a continuare.
La mattinata si è conclusa con un lavoro di gruppo, di simulazione di un processo di co-progettazione di uno spazio pubblico, attraverso la presentazione di un caso studio: i partecipanti si sono cimentati direttamente con la complessità del processo e il dibattito emerso è stato molto ricco.
Il pomeriggio invece è stato dedicato all’esperienze culturali messe in atto come strumenti di mediazione e partecipazione della comunità. Sono stati presentati due interessanti realtà: Pandemonium Teatro di Bergamo ha raccontato la sua esperienza di riutilizzo di spazi pubblici e di storytelling per recuperare le memorie di un quartiere; mentre Grande Come una Città ha raccontato l’evoluzione di un movimento che dal 2018 è riuscito a coinvolgere gli abitanti del Municipio III in moltissime iniziative culturali diffuse.
La giornata conclusiva del sabato è stata ospitata dalla Cooperativa Parsec AgricUltura, nella Riserva Naturale della Marcigliana ed è stata l’occasione non solo di conoscere una interessante realtà che lavora nel campo dell’economia solidale ed inclusione sociale, ma di confrontarsi sul tema del patrimonio culturale, storico e naturale e delle potenzialità di una sua valorizzazione anche in un quadro di co-programmazione e co-progettazione che si confronti con altre esperienze a livello europeo.
Nel pomeriggio infine i partecipanti hanno vissuto l’esperienza di una passeggiata sonora per le vie del Rione Monti, nel centro città, guidati dalle Guide Invisibili, un progetto dell’Associazione Laboratorio 53 che, in seguito a un laboratorio di storytelling con persone rifugiate, ha saputo trasformare le storie raccolte in un emozionante prodotto culturale.
L’intera Mobility, accompagnata dai tipici piatti romaneschi e momenti di giovialità, malgrado il caldo, ha lasciato senz’altro nei partecipanti nuovi ricordi condivisi e spunti di riflessione.