Vogliamo contribuire a creare un’altra economia che non sfrutti e alieni la società e le persone ma sia al servizio del bene comune; un’economia che è solidale perché costruisce un’altra società a partire dalle relazioni che sono a fondamento dell’economia stessa.
Un’economia (e una società)
- sostenute da saperi e competenze relazionali, culturali, sociali
- animate e innervate da reti solidali.
Per questo è importante elaborare e condividere una cultura solidale della trasformazione che marchi la distanza dalla cultura progettuale e pianificatoria elaborata all’interno del capitalismo nelle sue diverse fasi e declinazioni storiche: la sua ragion d’essere è, ossessivamente, ottimizzare l’efficienza e l’efficacia dei diversi attori economici e finanziari per lucrare il massimo profitto.
Non siamo ideologici e pensiamo che alcuni strumenti che questa cultura ha prodotto possano essere utilizzati, ma il nostro obiettivo è un cambiamento culturale capace di diffondere un immaginario coerente con i nostri valori e i nostri fini.
Per questo pensiamo sia necessario adeguare conoscenze, competenze e capacità e dunque mettersi in formazione.
Ispirati all’insegnamento e alla pratica di pedagogia popolare di Paulo Freire, pensiamo la formazione come
- un educarci insieme, a partire dalle sensibilità, esperienze, conoscenze e vocazioni di ciascuno/a;
- sintesi continua e condivisa tra elaborazione teorica e prospettiva progettuale
- form-azione che miscela dinamicamente formazione e azione, attività d’aula e pratica trasformativa, comunicazione faccia a faccia e on line, ricerca comune sui contenuti e sostegno all’azione concreta nei territori.
Una form-azione che faccia diventare soggetti – e non destinatari –
- adulti già inseriti in esperienze di economia sociale solidale o che desiderano intraprendere nuovi percorsi;
- giovani studenti di scuole superiori, di scuole professionali o di università che, anche insieme a docenti disponibili, vogliono disegnare il proprio futuro non solo alla ricerca di successo e realizzazione personale ma guardando al bene comune, valorizzando il patrimonio culturale e sociale (oltre che economico) delle proprie comunità;
- alunni degli istituti comprensivi, insegnanti e famiglie disponibili a coinvolgersi in percorsi di sensibilizzazione e conoscenza della realtà che li circonda contribuendo a creare comunità auto-educanti.
Stiamo contribuendo a realizzare tutto questo proponendoci – in Italia e in Europa – come partner di organizzazioni e imprese di economia sociale solidale, università, centri di ricerca, scuole, enti di formazione professionale, autorità locali e gruppi informali. Con tutti, ai diversi livelli, stabiliamo accordi collaborazione per iniziare una co-progettazione che diventi attività permanente e metodologia irrinunciabile delle diverse iniziative e percorsi che realizziamo.
La form-azione che realizziamo chiede anche l’elaborazione di tecniche di animazione e di facilitazione; la creazione – o l’adattamento ai diversi contesti – di giochi di ruolo e di casi- studio; la realizzazione di strumenti specifici per la progettazione, tra cui il portale per il diagnostico di imprese e di gruppi di consumo, Fare-Rete
Nelle pagine che seguono presentiamo:
- alcune iniziative realizzate o in corso e alcuni materiali di documentazione e reportistica;
- alcune iniziative realizzate da altre associazioni, organismi e gruppi aderenti alla RIES o con i quali abbiamo rapporti di collaborazione