Il 19 -20 marzo e il 2-3 aprile alla Scuola Elementare “G.Parini” di Roma si è parlato di consumo responsabile!
Coloramondo è il progetto realizzato in queste giornate da Solidarius Italia e dall’Associazione “Un sogno per la strada” Onlus e finanziato dalla Banca di Credito Cooperativo del quartiere.
Questa banca collabora ormai da qualche anno con la scuola “Parini” nel progetto della Banca dei Ragazzi,
un progetto che ha al centro il tema del risparmio, del denaro ma anche delle risorse, e che ha senz’altro il merito di rendere i bambini più consapevoli.
Alla fine del proprio percorso scolastico ogni bambino ritirerà il denaro messo da parte negli anni e, come ci dice Antonella Mazzara – docente ideatrice e responsabile del progetto – con questa somma a volte le famiglie riescono addirittura a comprare i libri per le scuole medie, mentre altre volte qualcuno sognerebbe di fare un bel viaggio.
Una volta messo da parte, infatti, bisognerà anche imparare ad usare “bene” questo denaro e ancor prima a capire cosa significhi “usarlo bene”. Ecco allora perché parlare di consumo responsabile…
Abbiamo scelto di fare un viaggio virtuale in un supermercato per ascoltare la storia degli oggetti d’uso comune: dalla maglietta che ha fatto un lunghissimo viaggio prima di giungere in un Centro Commerciale romano, al pane prodotto in provincia di Latina con il grano di una cooperativa agricola… ; abbiamo ricostruito alcune filiere produttive e cercato le soluzioni più creative per soddisfare i nostri desideri senza dover spendere necessariamente del denaro. E per finire… una grande Assemblea, dove ai bambini seduti in cerchio è stato posto un problema da risolvere: “Quale carta decidiamo di comprare per il prossimo anno scolastico? Quella d’uso comune, quella riciclata o quella prodotta dalla cacca degli elefanti?”
E così, mentre il “bastone della verità” girava di mano in mano autorizzando la parola, ogni bambino ha dato la propria opinione e a volte, al giro seguente, l’ha anche cambiata e se al dato puramente economico si sono aggiunte le storie di ciascun prodotto, la decisione non è stata poi così scontata! Così come non era scontata la partecipazione di tutti i bambini nel prendere questa decisione.
Partire dalle storie dei prodotti, dai loro nomi e dal loro viaggio, scoprire come e da chi sono stati coltivati o confezionati per introdurre i bambini nell’universo del consumo critico, del lavoro dignitoso e del prezzo equo: il “giusto” o “sbagliato” passano attraverso l’emozione di ascoltare e mettere in scena una storia e gli oggetti di tutti i giorni diventano per magia abitanti vivi delle nostre case!